Perchè realizzare un sogno?
“Ogni sogno a cui rinunci è un pezzo del tuo futuro che smette di esistere”. Steve Jobs
Forse per qualcuno questa frase potrebbe essere sufficiente a motivare l’azione di realizzare un sogno. Può accadere che, mentre da una parte c’è la voglia di realizzare un sogno, dall’altra pensi alle tante cose che dovresti fare e ti assalgono i dubbi, ti domandi:“cosa può veramente motivarmi e farmi mettere in atto le azioni necessarie?” Il perché è una domanda subdola: ritornando alla storia che ti ho raccontato poco fa, se le cose mi piacevano, alla domanda “Perché lo fai?”, rispondevo “Che domanda stupida, non vedi che è evidente?” Viceversa, quando non avevo
molta voglia, rispondere a quel perché, mi costava fatica. Cosa ho imparato da questa storia? Che quando c’è un motivo legato ad un’emozione, i perchè spariscono all’istante. Ho anche imparato che se non sei coinvolto emotivamente, è probabile che tu venga colto dalla “rimandite”. Mi ricordo che, durante il periodo degli studi universitari per arrivare alla laurea, ho attraversato due fasi: nel primo periodo, vedevo la laurea, ben sei anni di studi mi separavano da essa, così lontana, che per mettermi a studiare dovevo proprio costringermi, era proprio un dovere e mi ispiravo al famoso detto “volli, e volli sempre, e fortissimamente volli” di V. Alfieri, quasi legandomi alla sedia della mia scrivania. Quando, ormai, passato qualche anno di sacrificio, la laurea la vedevo più vicina, improvvisamente, le ore non erano più sufficienti per terminare i libri da studiare. Più superavo un esame, più la vedevo vicina e più mi veniva voglia di studiare: se prima mi veniva voglia di prendermi qualche giorno di vacanza dopo ogni singolo esame, dopo,
“Ogni sogno a cui rinunci è un pezzo del tuo futuro che smette di esistere”. Steve Jobs
Forse per qualcuno questa frase potrebbe essere sufficiente a motivare l’azione di realizzare un sogno. Può accadere che, mentre da una parte c’è la voglia di realizzare un sogno, dall’altra pensi alle tante cose che dovresti fare e ti assalgono i dubbi, ti domandi:“cosa può veramente motivarmi e farmi mettere in atto le azioni necessarie?” Il perché è una domanda subdola: ritornando alla storia che ti ho raccontato poco fa, se le cose mi piacevano, alla domanda “Perché lo fai?”, rispondevo “Che domanda stupida, non vedi che è evidente?” Viceversa, quando non avevo
molta voglia, rispondere a quel perché, mi costava fatica. Cosa ho imparato da questa storia? Che quando c’è un motivo legato ad un’emozione, i perchè spariscono all’istante. Ho anche imparato che se non sei coinvolto emotivamente, è probabile che tu venga colto dalla “rimandite”. Mi ricordo che, durante il periodo degli studi universitari per arrivare alla laurea, ho attraversato due fasi: nel primo periodo, vedevo la laurea, ben sei anni di studi mi separavano da essa, così lontana, che per mettermi a studiare dovevo proprio costringermi, era proprio un dovere e mi ispiravo al famoso detto “volli, e volli sempre, e fortissimamente volli” di V. Alfieri, quasi legandomi alla sedia della mia scrivania. Quando, ormai, passato qualche anno di sacrificio, la laurea la vedevo più vicina, improvvisamente, le ore non erano più sufficienti per terminare i libri da studiare. Più superavo un esame, più la vedevo vicina e più mi veniva voglia di studiare: se prima mi veniva voglia di prendermi qualche giorno di vacanza dopo ogni singolo esame, dopo,
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