lunedì 2 aprile 2018

Pensando ad un sogno veramente difficile da realizzare, a chi ti puoi ispirare per realizzarlo? Dal libro "Sogna in grande e Realizza" di Vittoria Pezzullo e Roberto Bellotti

Quando penso ad un sogno che sembra impossibile realizzare da solo, mi viene sempre in mente una bella storia di sport, quella di  Eddy Merckx, ciclista belga dal Palmares unico, tutt’ora considerato il miglior ciclista di sempre per aver vinto Titoli Mondiali, Giri d’Italia, Tour De France, Tappe singole, record su strada, su pista, record dell’ora, quest’ultimo durato anni, e veramente tant’altro. Tutto questo grazie alla sua passione e competenza nel suo sport. Un giorno ebbe un diverbio con il Direttore Tecnico della sua squadra, perchè aveva espresso il desiderio di volere alcuni gregari scelti da lui, con i quali era sicuro di fare una bellissima stagione. Larosa dei candidati non poteva essere approvata dal Direttore Tecnico per motivi di vario genere, da quelli economici al fatto che se i migliori gregari avessero corso tutti per lui, gli altri leader della squadra si sarebbero indeboliti troppo. Probabilmente, il confronto con il Direttore Tecnico generò una questione di principio in Eddy Merckx, che decise di correre da solo quel Titolo mondiale. Penso che sia inutile dire che vinse, ovviamente! Quella sua fame di vittorie, lo portò ad essere soprannominato
 il Cannibale, perché il suo atteggiamento era tale che dimostrava di avere soltanto voglia di vincere, senza lasciare spazio a compromessi. Anche quando fece il record dell’ora su pista, mostrò la sua fame di arrivare al traguardo da vincitore: Eddy non si era allenato per quella gara, semplicemente “sentiva” di essere in forma. Probabilmente, e mentalmente, per lui, non c’era differenza tra correre su strada e su pista, al punto tale che partì per il record dell’ora solo dopo otto giorni dall’aver terminato l’ultima corsa su strada. Il record dell’ora si svolge sulla pista di un velodromo e valuta la distanza percorsa in un’ora, con partenza da fermo. Si tratta quindi di una gara individuale, senza gregari che ti diano aiuto, in cui sfidi te stesso alla ricerca di un nuovo primato. Giusto per cronaca, il suo record dell’ora, realizzato nel 1972, ha vantato “solo” 12 anni di resistenza, poi superato dalle bici con ruote speciali, dette lenticolari, come quella di Moser nel 1984. Fino a quando, nel 2000, l’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) decise di annullare i record ottenuti grazie a biciclette speciali, ossia tutti i primati dal 1972 al 2000. Alla luce di questo annullamento, il record di Merckx, è salito a ben 28 anni. Fiumi d’inchiostro sono stati versati sulle imprese di Eddy Merckx, leggere la sua biografia equivale a leggere la storia di uno che non si è mai arreso ed ha sempre vinto tutto quello che era persino inimmaginabile vincere: chi più di lui ha realizzato sogni di vittorie impossibili, lasciando con il fiato sospeso i suoi tifosi? Più certe imprese sembravano impossibili, più si impegnava e tirava fuori la sua determinazione.

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